Vi posto, un articolo che ho scritto sul nostro centro Alzheimer ,sul lavoro che vi si svolge ( io e la mia collega Laura gestiamo il laboratorio artistico-manuale chiamato da noi laboratorio creativo ricreativo) buona lettura. Spero anche sia utile per chi è in cerca di informazioni
CENTRO ANZIANI ? NO CENTRO ALZHEIMER
Mi è impossibile dirvi la mia età: cambia tutti i giorni.
Alphonse Allais
Spesso si tende a confondere i Centri Alzheimer con i Centri anziani: le due realtà sociali sono accomunate fondamentalmente dal fatto che sono entrambi luoghi dove è possibile socializzare e partecipare attivamente alla vita della comunità.
Sovente si pensa che i Centri Alzheimer siano luoghi di “svago” e di “custodia” per anziani, utili per alleggerire i famigliari che quotidianamente devono farsi carico delle difficoltà legate alla malattia.
Ora cercherò di spiegare in maniera semplice in che cosa consiste e quali sono le finalità del lavoro che viene svolto in un Centro Alzheimer:
I centri diurni Alzheimer, avvalendosi del lavoro di personale specializzato, ha il compito di aiutare le persone affette da questa patologia a conservare il più a lungo possibile le proprie capacità cognitive, manuali e sensoriali. Arginare dunque questa insidiosa patologia che con il tempo non solo porta via i ricordi ma fa dimenticare anche i gesti più elementari che si compiono durante la giornata: mangiare, cucinare, leggere, ecc…
Nello specifico, al Centro diurno“Tre fontane”, il centro dove noi operiamo, cerchiamo di aiutare gli utenti a contrastare (nei limiti del possibile) questa malattia con le seguenti attività:
Fisioterapia; musicoterapia; laboratorio biografico; laboratorio manuale; laboratorio teatrale; attività varie (giornale, giochi per attività cognitive , parole crociate ecc.)
Gli esercizi che la fisioterapista fa svolgere agli ospiti del Centro Alzheimer non solo servono per mantenere e combattere la rigidità dei muscoli e i vari problemi di artrosi , artrite e circolazione che possono insorgere con l’età avanzata, ma sono esercizi mirati a tenere in funzione le capacità motorie e di coordinazione degli arti, esercizi che vengono scanditi e intervallati da interruzioni dove si pongono domande adeguate per testare la capacità cognitiva degli utenti e stimolarne la memoria.
Gli approcci musicoterapici sono volti ad integrare funzioni cognitive, affettive, fisiche ed interpersonali, utilizzando tecniche attive e ricettive. Durante le sedute i pazienti cantano canzoni popolari, ascoltano musica, danzano sia liberamente sia coordinati dalla musico-terapeuta. Usano alcuni strumenti musicali (bacchette, triangolo, xilofono, tamburello ecc.), materiali di vario tipo (palle, fazzoletti colorati ecc.) ed eseguono tecniche di rilassamento.
Questi esercizi riattivano la memoria musicale ed emozionale, aiutano nella concentrazione, contengono l’aggressività e l’agitazione (in alcuni casi è l’unico laboratorio dove riescono a partecipare attivamente) .
Per quanto riguarda il laboratorio biografico, l’operatore, armato di molta pazienza e impegno, attraverso domande mirate, aiuta l’utente a ricordare e raccontare episodi della sua vita e del suo passato: lavoro, infanzia, matrimonio ecc. Tutto ciò, oltre a stimolare la memoria e il linguaggio e quindi a non far deteriorare le capacità cognitive, fa si che non vadano perduti stralci di vita importanti e che non cada l’oblio su tutto il passato personale di ognuno.
Il laboratorio manuale: gli operatori utilizzando vari tipi di materiale artistico (colori, vernici, pennelli, carta ecc.) e materiale riciclato (bottiglie, giornali, avanzi di lana, stoffa ecc.) coinvolgono un gruppo di utenti (6/8) in attività artistiche finalizzate alla creazione di oggetti, un insieme di operazioni importanti dirette al mantenimento delle capacità prassiche e relazionali. Per rendere maggiormente attraente per gli utenti il laboratorio artistico è molto importante il clima di armonia e di collaborazione che gli operatori riescono a creare. In alcuni casi (quando le capacità individuali sono più compromesse), le attività sono finalizzate esclusivamente ad allentare la tensione, far rilassare l’utente consentendogli di esprimersi in maniera non verbale.
Il laboratorio teatrale. In questo laboratorio è fondamentale il lavoro sulla concentrazione che gli operatori fanno insieme all’utente. Il deterioramento cognitivo è uno dei primi sintomi di questa malattia con la conseguente mancanza della memoria e della perdita delle competenze verbali e di attribuzione di significato. Gli operatori attraverso esercizi vocali e adoperando testi adattati alla caratteristiche di ognuno, fanno uso di tecniche specifiche per aiutare gli utenti a interpretare i testi, ad esprimere attraverso il linguaggio le loro emozioni, dando un rinforzo positivo alle loro interpretazioni gratificandoli con l’elogio e l’applauso. Di grande importanza è anche il momento di condivisione tra le persone coinvolte, le quali hanno la possibilità di esprimere come attori e spettatori nello stesso tempo, suggerimenti e critiche.
In tutte le attività di laboratorio, gli ospiti del Centro hanno la possibilità ad esprimere la propria creatività, di socializzare e conseguentemente di controllare l’aggressività e gli stati ansiosi-depressivi. I laboratori distolgono negli utenti l’attenzione dai disturbi somatici e dalla preoccupazione verso le loro condizioni di salute. Inoltre sperimentano un rafforzamento dell’autostima e il senso del proprio sé fortemente compromesso dalla malattia, anche attraverso le feste che periodicamente vengono organizzate dal Centro, durante le quali possono mostrare ai propri familiari il lavoro che hanno svolto e il percorso fatto.
Brava Grace! Così hanno tutti un quadro completo del nostro lavoro!! E ci scrivono!!!
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