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domenica 20 marzo 2011

Il cigno nero / black swan - regia di Darren Aronofsky


Film disturbante e stranamente banale, non vuol essere un thriller perchè dall'inizio il regista ci rivela ciò che non dovremmo sapere per renderlo tale..è quindi la rappresentazione di una follia un ossessione senza speranza alcuna..alla fragilità allucinata della protagonista non si contrappone ness. figura umanamente valida ; il mondo del balletto è spietato e competitivo dove solo i duri di cuore sopravvivono ( ma lo stereotipo del coreografo sà di muffa) la sessualità è vissuta dalla protagonista come la perdizione, la perversione, la vittoria del male sul suo mondo di bambina, che la solita madre pazza vuole mantenere, come un mausoleo al di fuori del tempo.
Natalie è bravissima bella e sofferente..ma non cè poesia nonostante Čajkovskij, solo disperazione e malattia. Alcune rappresentazioni della percezione delirante della protagonista, sono interessanti , mentre altre "trovate" horror, visto la premessa, inutili.
Darren Aronofsky è anche il regista di " the wrestler", il nostro non è nuovo al tema dell'autodistruzione vissuta da artisti o atleti ambiziosi che ha nella morte l'unica via di redenzione/salvezza ; si potrebbe qui obiettare che Estwood fà lo stesso con la sua Million dollar baby..ma Clint è un poeta innamorato dei suoi protagonisti e non è mai bigotto, questo Aronofsky invece, mi ricorda la feroce morale misogina di Andersen e la sua " le scarpette rosse"
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