Dovendo fare da guida alla mostra, e non essendo certo un' esperta di storia dell'arte ma una semplice cultrice della materia, per due settimane ho cercato notizie, informazioni, letto recensioni, accumulato materiale sulla vita di Chagall. Mi sono scervellata pensando a come potevo semplificare l'argomento.
Poi mi sono resa conto, che visto i problemi di memoria dei nostri ospiti una semplice biografia non sarebbe servita a molto.
Quindi mi sono concentrata sui quadri di Chagall, sui colori da lui usati, sulle emozioni che mi trasmette e ho pensato a lui quando dipingeva i suoi quadri a cosa volesse dire. Ai suoi amanti che fluttuano nel Rosa carico, al Cristo immerso nel Rosso vivo per passare dall'azzurro fino al giallo del sole.
Ed è proprio su questo che ho basato la visita guidata alla meravigliosa mostra "Il mondo sottosopra" anche se la location non è , secondo me, molto adatta.
Una volta arrivata all' Ara Pacis (dove è la mostra) con gli ospiti del Centro (già molto contenti per quella gita fuori programma) avevo il timore di non riuscire a tenere viva l'attenzione a condividere le mie emozioni, a farli interessare ad uomini con la testa rovesciata, a galline di colore blu a persone che volano.
Invece, ecco come sempre le persone ti riescono a stupire, nonostante l'età, a volte la mancanza di una adeguata istruzione , la loro semplicità, hanno dimostrato interesse, ascoltavano e soprattutto ammiravano quei capolavori e le mie paure sono svanite.Mi sono rilassata e condiviso con tutti le suggestioni dei dipinti.
"Tutte le domande e le risposte, si possono vedere sui quadri stessi. Ognuno può vederle a modo
suo, interpretare quello che vede e come vede. Spesso nei quadri sono nascoste più parole, silenzi e
dubbi di quanto le parole possano esprimere." Marc Chagall
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