
Vi capita mai di pensare che avreste proprio bisogno di un pò più di tempo? A me sì!!
Lo penso la mattina mentre annaspo tra la matita per gli occhi ed i libri delle figlie sparsi in modo "creativo" per casa. Lo penso mentre sono in macchina, ferma nel traffico, e mi passa davanti agli occhi l'immagine del frigorifero che, anche stasera, resterà vuoto...o quasi. Lo penso mentre senza neanche l'aiuto di una bussola cerco di orientarmi tra i moduli della certificazione di qualità ed il menù della cena di compleanno. Lo penso mentre sollevo il cestino stracolmo al supermercato (ma non dovevo prendere solo due cose...??) e mi preparo ad affrontare quel simpaticone di Pitagora che, dopo anni di silenzio, si ripresenta nei problemi di geometria di Martina. Insomma è tutta una corsa ma, ad essere onesta, dubito che una legge per portare la giornata a 25 ore risolverebbe l'intricata situazione. Temo che, improvvisamente, spunterebbero (come dal cilindro del mago…) un'altra decina di cose improrogabili da fare ritrovandoci, in un attimo, da capo a dodici. E...quindi? Forse la colpa non è proprio tutta del tempo insufficiente. Credo che si potrebbe parlare, piuttosto, di un‘ equa co-responsabilità. Magari dovremmo imparare a correre di meno, selezionando quelle che sono le cose veramente importanti a cui pensare. Non sempre si può fare tutto, non sempre si può arrivare ovunque e non perchè non siamo abbastanza bravi, efficienti, organizzati....ma perchè il prezzo da pagare rischia di essere veramente troppo alto. Essere così presi dal seguire la tabella di marcia da finire col dimenticare "perchè" o, ancor peggio, "per chi", ci stiamo impegnando tanto. Fateci caso. Per cosa non abbiamo abbastanza tempo e vorremmo quella famosa "ora in più"? Azzardo. Per regalarci il piacere di stringere un libro tra le mani o di fare una passeggiata per il solo gusto di camminare o per telefonare all'amica che non sentiamo da settimane o per giocare a pallone con i figli o solo per oziare un pò (attività bistrattata che stimola la capacità di stare con sè stessi...esercizio fondamentale ed utilissimo troppo spesso dimenticato!). Ma, forse, ci accontenteremmo anche solo di avere il tempo di renderci conto di quello che stiamo facendo, di assaporare gli odori, i colori, i sapori, le emozioni dei nostri gesti, delle cose quotidiane, ridotte, sempre più spesso, solo ad una sequenza di gesti senza significato. Incredibile: in fondo vorremmo solo il tempo di vivere la nostra vita.Avrei tanta voglia di gridare come Mafalda "Fermate il mondo… voglio scendere!!!!", non per scappare Solo per riordinare le idee e rimettere a posto le cose a cui tengo. Non voglio correre il rischio di perderle...e di perderne un solo istante.
Stasera, però, mi sembra di aver fatto un piccolo passo in avanti (tutti i viaggi nascono con un passo...e poi un altro...): mi sono fermata qui a scrivere, mi sono un ritagliata un angolo dove mettere "nero su bianco" i miei pensieri e, chissà, magari qualcun altro avrà voglia di raccontarsi.Anche se già so che domattina tornerò nuovamente a sentirmi come il Coniglio Bianco di Alice che, tutto trafelato con l'orologio in mano, corre gridando a gran voce: "Presto... che è tardi!".
troppo giusto amica mia...tempo ! non denaro,questo serve..e alla tua domanda rispondo: tempo per me, per risveglare il corpo che troppo spesso dimentico sui tanti autobus presi di corsa e che ricordo solo quando duole, per farmi un bagno colorato anche se non ho la vasca, per scrivere ad un amica dall'altra parte del pianeta..per fare tutte quelle cose assolutamente inutili che ci rendono quello che siamo, complessi magnifici esseri umani:)
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