L'importanza della fantasia.
In questo film si parla di quanto è importante la fantasia , il saper vivere con leggerezza, di congedarsi quando è il momento , essere contenti per ciò che la vita ti ha dato e come la hai vissuta, di come è importante ciò che lasci e soprattutto a chi, sperando che riesca a farne buon uso e a tramandare i propri saperi.
E' così che si crea la storia.
Ve ne consiglio la visone è delizioso.
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domenica 26 giugno 2011
Quanto sono fragli gli anziani nel nostro paese?
Non essere più ascoltati: questa è la cosa terribile quando si diventa vecchi.
Albert Camus, Il rovescio e il diritto, 1937
Ogni giorno, per il lavoro che svolgo, ho contatti con persone anziane e affette da l'alzheimer, ma paradossalmente questo è solo uno dei problemi che li affligono. La malattia più grave è la solitudine, molti di loro, nonostante abbiano figli e parenti sono completamente soli e quindi in balia degli eventi.
La solitudine non è un disvalore se una persona è sana, autosufficiente e soprattutto se è una scelta personale, diventa un dramma quando un anziano ha bisogno di cure, di attenzione di semplice compagnia e di aiuto. Ormai questa malattia per molti di loro è accompagnata dalla parola abbandono,
so quanto è difficile avere a che fare con persone affette da alzheimer, ma ciò non giustifica il lasciar solo un anziano alla mercè di qualcuno o degli accadimenti.Vorrei citare per dovere di informazioni due casi a me capitati che mi hanno lascita alquanto attonita.
Il primo è di una donna , che ha anche disturbi psichiatrici, che vive si accanto alla figlia, ma in un appartamento completamtente sola, ormai ossessionata dall'essere abbandonata. Nessuno si cura di lei, se non che per le cose basiliari, può uscire e vagare a qualsiasi ora del giorno e della notte. Spesso viene con lividi e graffi perchè è caduta . Pone in continuazione domande per avere delle certezze del tipo : "a che ora si mangia" "cosa facciamo ora" "ma mia figlia viene a prendermi" ecc. Ha lo sguardo perso, forse prende anche una terapia non adeguata..., e il volto contratto in una smorfia di continua angoscia. Era una donna bella (ancora si vede) intelligente e acculturata e ora vedi solo una donna sciatta, magrissima e sola.
Il secondo caso è accaduto questa settimana a una nostra ospite è stata addormentata da una sconosciuta e derubata dei suoi soldi. (non faccio commenti su queste persone senza scrupoli, l'uniche cose che mi vengono da dire sono epiteti irripetibili) Questa signora chiaramente ha l'alzheimer, vive sola, un pessimo rapporto con la figlia che le lascia il necessario per vivere ma è totalmente assente sia affetivamente che realmente. Infatti, quando il fatto è accaduto, la figlia si trovava in vacanza dove è rimasta tutt'ora senza nessuna intenzione di ritornare in città . La cosa che più mi disturba,oltre al pericolo chela signora ha corso con l'assunzione di tranquillanti così forti, è che so quanto questa signora sia s angosciata, amareggiata da questa vicenda , ma so soprattutto della sua paura che la figlia dopo questa vicenda la possa mettere in un istituto. Con persone estranee, lontanta dalle sue abitudini e dalla persone che conosce.
E questi sono solo due esempi di anziani soli e senza cure.
Al di là del giudizio morale e delle proprie opinioni, ognuno di noi ha una coscienza e storia personale, quindi non voglio entrare nel merito dei rapporti familiari, la cosa invece che mi lascia interdetta è la totale mancanza di supporto e considerazione da parte dello Stato. Di leggi ce ne sono tante tra cui un progetto per la carta dei diritti delle persone anziane : vi posto il link per chi volesse approfondire : www.sanita.sm/on-line/Home/.../Progetti/documento2000379.html . Ma nella realtà dei fatti non c'è quasi nulla. Roma ci sono 1.200 persone che hanno più di 100 anni, circa 270 mila con più di 75 anni, e più di mezzo milione con più di 65 anni. Gli anziani hanno bisogno di vivere in una città che dia loro da possibilità di invecchiare con dignità e serenità, di servizi, di essere autonomi , di avere degli interessi e di avere degli strumenti per difendersi sia dagli sconosciuti ma anche da chi pensano di conoscere, farsi aiutare a decidere da persone imparziali che curino realmente i loro interessi. So che parlo di fantascienza ma forse visto che presto gli anziani saranno moltissimi o ci prendiamo cura di loro o?????
lunedì 13 giugno 2011
Elogio all'amicizia
"Quegli amici che hai, e la cui amicizia hai messo alla prova, aggrapali alla tua anima con uncini di acciaio " William Shakespeare
In questi giorni ho avuto modo di pensare molto all'amicizia, a ciò che rappresenta nelle varie tappe della vita. Ci sono vari gradi e tipi di amicizia, e tutte sono importanti e rilevanti nel percorso che ognuno di noi intraprende. Con ognuno condividi qualcosa di diverso e si ha una confidenza diversa. Nell'amicizia ci si sceglie esattamente come in amore, ma senza sovrastutture, non ci sono tattiche, non si ha l'ansia di piacere per forza, puoi mostrare tranquillamente tutti i lati del tuo carattere senza paure. Con il passare degli anni mi sono resa conto che si diventa più esigenti, e si è più selettivi nella scelta delle amicizie. Oltre all'empatia iniziale, fondamentale, c'è la necessità di potersi fidare, di avere degli interessi in comune, di partecipare agli accadimenti belli e brutti della vita di ciascuno. Potersi raccontare senza paura di essere giudicati e ascoltare; prendersi anche la libertà a volte di non voler ascoltare perchè non si sarebbe di nessun aiuto. Ridere per tutte le stupidaggini che non diresti a nessun altro. Potrei andare avanti con altri mille esempi ma non aggiungerei nulla al valore immenso di una sincera amicizia.
"...Così si comprende che la natura stessa non ama assolutamente la solitudine e s'appoggia sempre a qualcosa, come ad un sostegno; a qualcosa di dolcissimo, quando si tratta di vere amicizie..." De Amicitia Cicerone
Chiunque voglia può aggiungere un commento o partecipare a questa discussione sul valore dell'amicizia e sulla propria esperienza.
giovedì 2 giugno 2011
E' QUI LA FESTA?
Cronaca di una giornata interminabile, faticosa ma soddisfacente
Venerdì 27 maggio, finalmente dopo un anno di lavoro, siamo riusciti a portare a compimento i nostri laboratori e a concludere questo percorso con una bellissima festa...
Venerdì 27 maggio, finalmente dopo un anno di lavoro, siamo riusciti a portare a compimento i nostri laboratori e a concludere questo percorso con una bellissima festa...
In questo post non voglio raccontarvi del lavoro pratico svolto , dell'impegno, dell'organizzazione, ma vorrei raccontarvi delle emozioni e delle persone che hanno reso possibile questa festa.
Alle 17 dopo una giornata di prove, allestimenti, preparativi, iniziano ad arrivare i nostri ospiti con i rispettivi parenti , i nostri amici e famigliari. La sala inzia a riempiersi, non pensavamo venisse tanta gente, le siede ormai sono tutte occupate , i fari sono puntanti sulla scena i nostri attori sono seduti ai loro posti , c'è molto fermento. Lauretta e Francesca sono posizionate dietro le quinte e gesticono musica e immagini. Laura deve tranquillizzare i signori accompagnadoli sulla scena. Alessandra è la nostra presentatrice ufficiale, io faccio la spola dalla sala dell'esibizione e il nostro centro dove intanto provano il gruppo dei jazzisti e accompagno gli ultimi parenti e amici.
Ed ecco, i due fari si accendono al centro della scena, il mormorio delle persone va scemando e come per incanto sotto la direzione di Valentina e la voce rassicurante di Ivan i nostri attori cominciano uno ad uno ad interpretare i loro monologhi tratti da bellissimi film come "Pacht Adams", ""Nel mezzo di un gelido inverno" ," L'attimo fuggente" solo per citarni alcuni. Alcuni iniziano con voce sicure, altri timidamente, ma tutti indistintamente trasmettono esattamente l'emozione e la forza del pezzo che stanno recitando. Li osservo e sarebbe facile commuoversi solo perchè sono anziani ed hanno l'alzheimer, ma la commozione è invece dovuta alla loro bravura a ciò che riescono a trasmettere a tutti i presenti in sala. E' un crescendo fino all'ultimo monologo dove un bravissimo Roberto interpreta il prof. Keating ("L'attimo fuggente") nel discorso finale ai suoi studenti.
Al termine tutti i presenti si alzano in piedi e con un grande e meritato applauso salutano gli attori della Compagnia "Abbiamo superato l'imprevedibile" e le due persone che hanno lavorato sodo per un anno per poter realizzare tutto ciò : Valentina e Ivan .
Con una perfetta organizzazione, riusciamo a sportarci tutti nel bellissimo giardino del nostro centro Alzheimer, e accompagnati dalle melodiose note degli Skatò Saxophone Quartet (che ancora ringrazio per il loro contributo, veramente apprezzato) apriamo il mercatino Riciclarte con tutte le creazioni eseguite dai signori, e come sempre con grande soddisfazione mia e di Laura riusciamo a vendere quasi tutto .
Le persone interagiscono tra loro, ascoltano musica, si servo al buffet, conversano rilassati e a proprio agio.
La festa sta per finire, siamo tutti stanchi ma soddisfatti, è riuscita veramente bene in barba ai molti pregiudizi sulla terza età.
Molti infatti sono convinti che le feste degli anziani e, soprattutto, che gli anziani si divertano solo con balli lisci , mazurke, recite nostalgiche e canzoni del passato.
Dopo qualche giorno di riposo, si riparte un altro anno di lavoro ci aspetta.
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