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domenica 9 ottobre 2011

DARE VOCE ALLA MEMORIA. GLI ULTIMI DIPINTI DI WILLEM DE KOONING

Asheville 1948
Negli anni estremi un nuovo elemento si accende tra gli squisiti percorsi di de Kooning: la luce (Calvesi)

Nasce a Rotterdarm il 24 aprile del 1904, nel 1916 lascia la scuola e comincia a lavorare presso il laboratorio di arti Jan e Jaap Gidding . Dal 1917 al 1921 frequenta i corsi serali di belle arti all'Accademia di belle arti e tecniche artistiche di Rotterdam. Nel 1926 sbarca illegalmente negli Stati Uniti, in Virginia e lavora come imbianchino, nel 1926 si trasferisce a New York .  Le sue primissime opere sono di matrice realista ma il suo linguaggio artistico matura nell'ambito delle'espressionismo astratto divenendone uno dei più significativi rappresentanti. Nel 1948 tenne la sua prima esposizione di opere astratte in bianco e nero, affermandosi come espressionista astratt, la sua pittura caratterizzata da pennellate vigorose e ben visibili diede luogo all'espressione action painting. Tra le opere più significative di questo periodo vanno ricordate Asheville ed Excavation. Nel 1953 espone sei quadri intitolati  Donne, figure primordiali dai colori aspri e corposi l'unione tra pittura figurativa e arte astratta. Successivamente la ricerca dell'artista si indirizza verso immagini che evocano forme di paesaggio usando entrambi gli stili astratto e figurativo , spesso fondendoli.Realizzò anche numerose litografie e sculture in bronzo.



Gli ultimi dipinti di William de Kooning


Nel 1989 De Konning si ammala di Alzheimer
Gli ultimi dipinti di Willem de Kooning sprizzano felicità. Sono le opere di un maestro che ha scelto consapevolmente, all'eta di 77 anni di cambiare strada, di cercare nuove soluzioni, dimenticando il rigore delle strutture giovanili per dipindere in modo esuberante e gioioso. Agli inizi degli anni ottanta, de Kooning era soddisfatto di quel che aveva fatto e aveva raggiunto uno stadio di perfetta libertà e serenità nelle vita e nel lavoro, che si manifestava in una visione di intensa chiarezza.
I dipinti successivi proseguono, attraverso diverse fasi, in questa direzione, fino a raggiungerre la ricchezza di colore e il selvaggio abbandono dei quadri del 1987-1988.
Questo modo di dipingere accompagnerà de Kooning nei suoi ultimi anni, fino a quando non cesserà di farlo nel 1990 sette anni prima di morire. Gli ultimi dipinti - non solo un nuovo stile ma nuove invenzioni - sono liberi, consapevoli, musicali e animati da una vibrante vitalità. Dal 1986 in poi si assiste a un'esplosione del colore. De Kooning annunciò di essere tornato un uso completo della sua tavolozza . Aveva la capacità , l'energia e la volontà di andare oltre. I quadri di questo periodo uniscono emozioni sfrenate a una grande chiarezza. Sono liberi e ispirati, come lo sono in genere le opere dipinte con grande rapidità. Sembrano pieni di luce ed emergono direttamente dall'interiorità di de Kooning, da qualche ricordo profondo e fondamentale , mentre la sua anima si proietta sulla tela con convinzione e a volte perfino con una certa enfasi. Uno scavo approfondito nella memoria deve essere all'origine della produzione di immagini come la figura blu e lavanda di un'opera senza titolo del 1988, che ha un'aria troppo personale per non essere una forma di autoritratto. La moralità dell'arte rimane nello spirito che essa lascia dietro di sè e lo spirito è quello che resta nella memoria. Gli ultimi dipinti di de Kooning modificheranno il suo ricordo
 
  
  



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